INTERAZIONE TRA GLI ALIMENTI E I FARMACI




Alimenti, integratori e nutraceutici possono interagire con i farmaci di sintesi, aumentandone la tossicità o riducendone l'efficacia e, talvolta invece, ne possono migliorare gli effetti con un'azione sinergica.




Gli alimenti e i farmaci possono dar luogo a interazioni reciproche che si riferiscono sia all'effetto che un trattamento farmacologico ha sui nutrienti contenuti negli alimenti, sia all'influenza che il cibo o le diete possono avere sull'efficacia del farmaco.

Ci possono essere alterazioni del farmaco che diminuisce o perde la sua efficacia per l'interazione con i nutrienti contenuti nel cibo.
Oppure alterazioni delle caratteristiche nutrizionali dell'alimento indotte dal farmaco possono portare ad una conseguente modificazione dello stato nutrizionale dell'individuo.
Inoltre l'alterazione del metabolismo, il diabete, l'obesità, la malnutrizione e l'alcolismo possono causare una variazione della velocità di assorbimento ed efficacia del farmaco.

Si parla di biodisponibilità minore, maggiore o ritardata. Per "biodisponibilità" si intende la percentuale del farmaco che, una volta introdotto nell'organismo, raggiunge in forma immodificata la circolazione sistemica.
 Alcuni componenti del cibo si possono legare ai principi attivi del farmaco o modificare l'attività di enzimi specifici coinvolti nel metabolismo dei farmaci. 


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